Come riportato dal sole24 ore il coronavirus ha danneggiato le compagnie aeree di tutto per 20 miliardi di euro
Il settore del trasporto aereo risulta tra i più colpiti dalla pandemia in atto. L’effetto della confusione generata dai vari e diversi provvedimenti dei governi europei hanno condotto alla cancellazione di molti voli aerei.
Dall’inizio della pandemia tutto è stato sostanzialmente paralizzato. C’è stato un timido blocco estivo che non ha di certo colmato le enormi perdite generate dal blocco.
Lufthansa, tra le maggiori compagnie europee e di bandiera tedesca, lamenta perdite per 5 miliardi di euro. Il governo tedesco è intervenuto in suo aiuto, con iniezione di aiuti per 9 miliardi di euro.
Anche un gruppo solido come Air France-Klm è ormai in ginocchio e prossimo al collasso. Le perdite in questo caso superano i sei miliardi di euro.
Inoltre, per la prima volta in trent’anni, Ryanair ha chiuso il proprio bilancio in perdita.
Chiaramente non poteva restare indenne in tale contesto Alitalia, che già quando il mercato aereo era florido chiudeva puntualmente in perdita.
La compagnia Wizz Air ha da poco comunicato una sostanziale restrizione dei voli sui cieli italiani.
L’ultimo DPCM firmato da Conte, costituisce una ulteriore mazzata per le compagnie che non potranno più volare da e per le regioni rosse.
Altro settore strettamente connesso, che sta vivendo un vero e proprio dramma è quello dei tour operator e delle agenzie viaggi. Questi operatori si ritrovano in vere e proprie grane (spesso anche giudiziarie) per gli innumerevoli rimborsi richiesti dai turisti ormai costretti a rinunciare alla loro vacanza.
Sembrano assai lontani i tempi in cui il problema di maggiore portata per le compagnie era quello dei rimborsi dovuti dalle compagnie per ritardo aereo o, molto più raramente, per la cancellazione del volo. Il problema odierno è ben più grave e, purtroppo, non si capisce ancora bene quando si arriverà in fondo al tunnel.