L’antichissima Festa di origini anglosassoni del 31 Ottobre sta per cominciare e brivido, mistero e magia incontrano anche il mondo del viaggio ad alta quota. L’emozione primaria che si prova non appena si sale a bordo è la paura, anche inconscia. Sebbene non sia sempre conclamata con evidenti manifestazioni, si stima che circa il 35% dei viaggiatori italiani, soprattutto di sesso femminile, avvertono quella strana sensazione di malessere durante un viaggio in aereo. La percezione più acuta di tale malessere arriva proprio con le turbolenze, i fatidici “vuoti d’aria” così chiamati, attimi brevi ma intensi in cui l’aereo inizia a muoversi in modo anomalo. Possono essere dovute a masse d’aria calda che tendono a risalire, ma anche a catene montuose come le tratte che sovrastano le Alpi o più frequentemente, dovute a fenomeni temporaleschi e preannunciate da bollettini meteo. Ci sono passeggeri che non temono queste circostanze, chi addirittura ironizza sdrammatizzando il fenomeno, chi invece, vive questi momenti in preda al panico.
E in clima di Halloween, viene facile pensare a come un volo possa trasformarsi in un esperienza da brivido. Lo scorso 20 Ottobre 2019, a bordo di un aereo che percorreva la tratta Mosca – Phuket, un passeggero ubriaco e alquanto aggressivo, ha impropriamente tentato di aprire uno dei portelloni del velivolo, a più di 11 mila metri di quota. Il passeggero si è cosi ritrovato immobilizzato da altrettanti 7 passeggeri, che lo hanno “ impacchettato” con la pellicola trasparente, e poi tenuto sotto stretto controllo dal personale di bordo e da un medico, fino a quando l’aereo non ha potuto effettuare un atterraggio di emergenza in Uzbekistan, tra lo spavento generale.
Cause diverse invece, hanno costretto il pilota dell’Airbus A 318 della Compagnia francese Air France, del 29 ottobre 2019, ad effettuare un arresto d’emergenza al momento del decollo. Una “brusca frenata” per cosi dire, che ha portato la velocità dell’aereo da 300 Km/h a 0 in una manciata di secondi, a causa di un cambio di vento disseminando il panico degli ignari passeggeri.
Si tratta di situazioni che in alcun modo si possono prevedere, pertanto, da buon popolo superstizioso, ci affidiamo ad alcuni riti che potrebbero scongiurare nefasti avvenimenti, come per esempio toccare o baciare il velivolo prima di salirci! Le compagnie aeree, dall’altro canto diffidano dai numeri 13, 17 e 666: difficilissimo infatti trovare un gate o un volo identificato con questi numeri. Addirittura numerose compagnie, evitano sui loro aerei di linea la tredicesima e/o la diciassettesima fila di posti a sedere, della serie “non ci credo, ma ci credo”!
Prepariamoci ad un lungo week-end di vacanza autunnale per la Festa di Ognissanti, a partire già da domani 31 ottobre fino a domenica 3 novembre. E se la meta non è stata ancora decisa, consigliamo di volare a Dublino per vivere l’antica tradizione del capodanno celtico, oppure per chi è stanco delle solite zucche intagliate, di spingersi oltre oceano, in Messico, dove viene festeggiato il Dia de Los Muertos, una antica festività che viene celebrata per ricordare in maniera allegra e gioiosa i defunti.
Niente risarcimento per il passeggero che ha subito delle lesioni a causa di un atterraggio rude
La compagnia aerea non è obbligata a risarcire il passeggero che dichiara di avere subito lesioni a causa di un atterraggio “duro”, poiché tale accadimento